Il quinto Chakra


Il quinto chakra trova la sua collocazione nella gola all’altezza del plesso faringeo;  prende il nome Sanscrito di Vissudha, Purificazione, ed ha il suo sviluppo tra i sette ed i 12 anni di vita dell’individuo con il processo che Piaget definisce Reversibilità.

In un ottica evolutiva questo è il chakra che accompagna l’individuo nello sviluppo della capacità di creare rappresentazioni mentali, nella definizione del ragionamento simbolico, attraverso quello che sempre Piaget definisce come Periodo delle Operazioni Concrete. Tale fase evolutiva culmina e si realizza attraverso la definizione dell’identità creativa che ha come obiettivo l’autoespressione.

Il quinto chakra rappresenta il centro della capacità umana di esprimersi, di comunicare ed ispirarsi; trova infatti la sua espressione attraverso la voce. Una carenza di questo si manifesta in una voce molto debole, poco ritmica ed una limitazione della comunicazione interna all’individuo. La comunicazione con una carenza del quinto chakra risulta per la persona quanto più difficile quanto più questa riguarda i sentimenti che l’indivudo sta provando. La persona con un eccesso di questo chakra tende invece a parlare molto anche se spesso con pochi contenuti; l’eccesso di comunicazione in questo caso risponde ad un bisogno, ad una necessità di controllo della conversazione, come un meccanismo di difesa del processo comunicativo e delle proprie emozioni.

Un funzionamento non armonico di questo chakra consegue ad una paura dell’individuo per la propria sicurezza o all’aver perso il contatto con il centro del proprio essere; la vergogna, il senso di colpa rendono la persona incapace di esprimere ciò che ha dentro. Come per il carattere Psicopatico descritto da Lowen, la persona tende al controllo alla sopraffazione dell’altro al fine di difendere e non mostrare la propria vulnerabilità, controlla per non esser controllata.

Un equilibrio del chakra rappresenta la capacità di sapersi esprimere e di saper ascoltare ed ascoltarsi, in tale condizione l’energia scorre nell’individuo con un flusso libero e vibrante.

Il corpo è la cassa di risonanza della voce, dei suoni che vengono emessi, lasciarlo vibrare, accompagnandolo con l’emissione di suoni, risulta un esercizio indispensabile per l’apertura armonica di Vissudha