Il settimo Chakra


Il settimo chakra prende il nome sanscrito di Sahasrara (mille) e si localizza nella corteccia cerebrale. Non esiste uno stadio evolutivo definito e preciso per lo sviluppo di questo chakra in quanto esso rappresenta la struttura cognitiva dell’individuo, i sistemi di credenze che si sviluppano nei diversi momenti della vita di una persona.

Nella prima età adulta è collegato alla ricerca della conoscenza, alla creazione interiore di una propria visione del mondo ed alla ricerca spirituale; il settimo chakra prosegue la sua evoluzione compiendosi nella saggezza, nella conoscenza spirituale e nell’insegnamento.

Una chiusura, una carenza di Sahasrara, comporta un impedimento al flusso energetico di arrivare alla coscienza, portando, nella vita della persona, un ripetersi di schemi che si riproporranno sempre di raggiungere la coscienza. Ciò si manifesta nella chiusura verso nuove informazioni (fissazione su di un unico punto di vista), con la necessità di anteporre la ragione alla felicità e con manifeste difficoltà di apprendimento.

Un eccesso di questo chakra è tipica nelle persone che hanno perso il contatto con il proprio corpo  e le proprie emozioni; si può manifestare con un eccessivo intellettualismo, con eccessive dipendenze spirituali. Un ulteriore manifestazione di un eccesso di questo chakra risultano le psicosi; in realtà i disturbi psicotici, caratterizzati da un distacco nei confronti della realtà e da un mancato sviluppo di radicamento nei primi chakra, manifestano un eccesso di tutti quelli che sono individuati come chakra superiori (quinto, sesto e settimo).

Riequilbrare il settimo chakra attraverso pratiche meditative, sviluppo della capacità attentive consente il raggiungimento di una vita cosciente e di quello che alcuni individuano come archetipo che consente di ricevere informazioni e chiamano il Se Superiore .