Il secondo Chakra


Il secondo Chakra è localizzato nella parte inferiore dell’addome all’altezza del plesso sacrale; prende il nome di Swadhisthana, Dolcezza, e ha il suo periodo di sviluppo tra i sei ed i ventiquattro mesi di vita del bambino.

Scopo evolutivo del secondo chakra è quello di consentire al bambino di esplorare il mondo attraverso i sensi. Le sensazioni divengono pertanto il collegamento tra il mondo esterno e quello interno; lo stato emotivo diviene l’indicatore primario della realtà e costituisce la base per lo sviluppo di una Identità Emotiva.

Il secondo chakra inizia a svilupparsi quindi quando il bambino sviluppa la propria identità emotiva; la sua funzione è pertanto legata al desiderio, al piacere, alla sessualità, alla procreazione, alla capacità di provare emozioni.

Il secondo chakra rappresenta pertanto le emozioni; eccesso o carenza di Swadhisthana hanno un importante ricaduta sull’identità emotiva, sulla sessualità della persona ed impediscono il naturale flusso delle emozioni.

Traumi al presente chakra possono essere causati dall’ambiente di crescita del bambino “privo” di emozioni, dall’impossibilità del bambino di sviluppare un’identità emotiva separata da quella dei genitori (irretimento), da abusi sessuali, dalla carenza di contatti fisici affettuosi tra genitori e bambino, dalla deprivazione ecc.

Uno sviluppo non equilibrato o bloccato del secondo chakra incide sul collegamento tra mente e corpo e sul collegamento tra mondo esterno e mondo interno. Una carenza di questo chakra, una delimitazione di questo molto rigida che lascia entrare al suo interno poca energia, porta a bassi livelli di movimento fisico, emotivo e sessuale; si evidenzia una tendenza ad evitare il piacere ed a non lasciar fluire le emozioni. Con eccesso del secondo chakra invece si necessita di stati emotivi intensi, le emozioni possono, in un brevissimo arco temporale, avere importanti oscillazioni da uno stato all’altro.

Un individuo che presenta uno squilibrio nel secondo chakra  manifesta una decisa dipendenza dalle altre persone ed ha difficoltà a distinguere le proprie sensazioni da quelle degli altri.

Il funzionamento disarmonico di questo chakra corrisponde a ciò che Lowen descrive con la difficoltà del “diritto ad avere” del carattere Orale; tale carattere crea una dipendenza con l’altro in conseguenza alla deprivazione subita nello stadio evolutivo. Il carattere orale presenta un basso livello energetico che causa una forte oscillazione dell’umore dalla depressione all’esaltazione. Il carattere orale presenta un esagerato bisogno dell’altro per energizzarsi ed il rifiuto rappresenta la maggiore paura per tale carattere.

Al fine di riportare in armonia il secondo chakra diviene necessario, a seconda di eccesso o carenza, ristabilire un corretto movimento flusso energetico attraverso attività di carico e scarico energetico.