Il primo Chakra


Il primo Chakra, chiamato Muladhara o chakra di base, viene individuato alla base della colonna vertebrale e costituisce le fondamenta dell’intero sistema.

Il primo chakra inizia a formarsi nel periodo prenatale e prosegue il proprio sviluppo sino a dodici mesi dopo la nascita;  ha tra i suoi  compiti evolutivi quello di supportare la crescita fisica e lo sviluppo motorio del bambino e di collegare/relazionare l’uomo con l’esterno l’Universo e la Terra). Le funzioni del primo chakra sono quelle che Piaget ha individuato e descritto come Periodo Sensoriale-Motorio che consente l’individuazione e la definizione del proprio corpo, dei propri confini.

Muladhara, termine sanscrito che significa Radice, è il chakra che, come dice il nome, ci radica nei nostri corpi, che individua il diritto della persona ad esistere e quello ad avere ciò di cui la persona necessita per sopravvivere.

E’ il chakra che consente all’uomo di acquisire consapevolezza del proprio corpo.

Essendo legato alla primissima infanzia diversi sono i traumi che può subire il primo chakra: come il trauma della nascita, il trauma dell’abbandono (fisico e/o emotivo), violenza fisica difficoltà di nutrizione, trascuratezza ecc. Un mal funzionamento del primo chakra o un suo danneggiamento, essendo questo la radice, la base dell’intero sistema porterà ripercussioni su tutti gli altri chakra; la carenza del primo comporta “l’annientamento” del corpo ed un eccesso di razionalità, si crea cioè una profonda frattura tra mente e corpo. “Poiché il corpo non viene affermato, la persona che ha un malfunzionamento del primo chakra pone in dubbio il suo diritto ad esistere” (Anodea Judith), tenderà quindi a non soddisfare, o farlo in modo sbagliato, le proprie necessità fisiche negando il proprio corpo ed ignorando i segnali di questo quali la fame, la sete e la fatica; potrà non essere in grado di riconoscere correttamente le emozioni in quanto queste provocano sensazioni fisiche

Le caratteristiche delle problematiche legate al primo chakra sono riconducibili alle caratteristiche che Lowen individua e definisce con quelle della struttura del carattere Schizoide. Lowen definisce per questa struttura caratteriale un senso di inadeguatezza di se “dovuta alla mancata identificazione con il corpo” ed evidenzia una disconnessione energetica tra corpo e testa.

Riaprire il primo Chakra, riportarlo in equilibrio, significa radicarlo in maniera solida apportando una sensazione di benessere fisico ed una corretta distribuzione dell’energia; il riequilibrio del primo chakra avviene creando una nuova relazione con il mondo fisico, riprendendo contatto con il proprio corpo, radicandolo con il terreno