con gli esercizi di Bioenergetica


Di seguito sono presentati come esempio alcuni degli esercizi Bioenergetici proposti da Alexander Lowen che intervengono su uno o più centri energetici, rappresentando quindi attività utili a sbloccare i diversi chakra. Su tutti gli esercizi proposti da Lowen si possono individuare i benefici su almeno uno dei sette chakra.

Il grounding

Il Grounding è la posizione base della bioenergetica, grounding significa avere i piedi ben piantati in terra, essere in contatto con il proprio corpo e con la verità della propria esistenza. Attraverso il grounding la persona “è radicata nella terra, identificata con il proprio corpo….” (A. Lowen); come già dice il nome stesso questo esercizio contribuisce alla riapertura del primo chakra per il quale, come descritto in precedenza, essere riportato in equilibrio significa  radicarlo, riprendere contatto ed identificare il corpo.

L’esercizio si svolge in posizione eretta, le ginocchia flesse, gli alluci leggermente convergenti l’apertura dei piedi e delle ginocchia allineata con propri fianchi, i glutei rilassati ed il respiro profondo.


Il volo del gabbiano

Questo esercizio agisce sulle vertebre cervicali, sul cingolo scapolare , sulle giunture delle spalle e dei gomiti, delle anche, dei polsi, delle caviglie e delle ginocchia. Agisce sullo sterno, la gola ed aumenta il grounding e la respirazione profonda. Secondo Lowen questo esercizio oltre rendere la persona maggiormente sicura di se favorisce la manifestazione della creatività. Tale esercizio agisce sui diversi centri energetici ed in particolare:

-         sul primo chakra aumentando il grounding;

-         sul terzo chakra contribuendo ad acquisire una maggiore sicurezza di se;

-         sul quarto chakra favorendo la respirazione;

-         sul quinto chakra agendo su gola e lo sterno, centri importanti per la voce;

-         sul sesto chakra favorendo la manifestazione della creatività.

Per svolgere l’esercizio si flette lentamente tutta la colona vertebrale, la testa si abbandona verso il basso piegata in modo da guardare dietro di se, il mento verso il cuore; si incrociano le braccia, le mani chiuse a pugno. Imitando il volo del gabbiano si aprono all’unisono mani e braccia mantenendo lievemente flessi i gomiti, le ginocchia si flettono leggermente ed il capo ciondola. Si stendono quindi le braccia, le dita delle mani appoggiate a terra restando in ascolto del respiro, delle vibrazioni del corpo.


Arco

Secondo Lowen grazie a  questo esercizio il flusso energetico consente di sentire l’unità corporea tra il basso e l’alto; si allentano le tensioni ed aumentano la sensibilità ed il piacere verso la mobilità vitale. Aumenta la respirazione e vengono sciolti i blocchi energetici di tutti i segmenti che, come evidenziato in precedenza, trovano precisa corrispondenza con i sette chakra. Tale esercizio contribuisce pertanto all’apertura, all’equilibrio funzionale di tutti i chakra.

Modalità di svolgimento dell’esercizio: sdraiati sulla schiena, le ginocchia piegate, i piedi distesi a terra ad una distanza l’uno dall’altro di circa 50 cm. Le mani afferrano entrambe le caviglie ed il corpo si inarca tirando in avanti le mani, lasciare la testa ricadere all’indietro. Solamente la testa, le spalle ed i piedi toccano terra, spingere le ginocchia il più avanti possibile e mantenere il bacino sciolto.