Viaggio ed Emozioni


Le emozioni hanno un ruolo fondamentale nella scelta e nella pratica del viaggio: iniziano con il processo di decisione, contribuiscono alla prefigurazione degli eventi e alla creazione di aspettative e, durante il viaggio, riempiono l’animo del viaggiatore: paesaggi, esperienze, situazioni provocano gioia, stupore, terrore, meraviglia o delusione… Permeano ogni momento, fino a vivere nella fase dei ricordi e delle narrazioni. E solo grazie alle emozioni si entra veramente in contatto con cose, ambienti, persone.

Secondo la definizione di Goleman, l’espressione “intelligenza emotiva” si riferisce alla capacità di riconoscere i propri sentimenti e quelli altrui, di motivare se stessi e di gestire positivamente le emozioni, tanto interiormente, quanto nelle relazioni sociali. Nel suo schema sulla struttura della competenza emotiva, egli elenca alcune abilità, che si rivelano indispensabili per un viaggiatore: prima fra tutte la motivazione[1], intesa in particolare come capacità di iniziativa e prontezza nel cogliere le occasioni; ma, soprattutto, l’empatia[2]. Questa è la capacità di trarre informazioni sugli stati d’animo degli altri e sulle loro emozioni e si fonda sull’autoconsapevolezza: avendo imparato a riconoscere le proprie emozioni si possono capire meglio anche quelle altrui. L’empatia dunque permette di entrare in sintonia con gli altri ed è il fondamento della comunicazione e dell’interazione perché permette di cogliere sfumature, bisogni e sentimenti che normalmente non vengono resi esplicitamente nel linguaggio verbale. Come aspetto particolare dell’empatia, Goleman considera la valorizzazione delle diversità”, che permette a sua volta di cogliere il valore delle differenze e di valutare nuove opportunità. Chi è dotato di questa capacità solitamente porta rispetto per la diversità, riesce ad entrare più facilmente in un contatto reale con le persone e comprende, o per lo meno ammette, l’esistenza di punti di vista diversi.

Della competenza emotiva fanno parte anche le cosidette “abilità sociali”, tra le quali indispensabile al viaggiatore è la capacità di gestire i conflitti: nell’incontro con culture differenti, chi viaggia deve essere in grado di negoziare e di trovare le soluzioni migliori in momenti di disaccordo o difficoltà. Altre abilità sociali tipiche del viaggiatore sono la capacità di costruire dei legami e quella di analizzare la situazione sociale in cui si viene a trovare. Naturalmente, anche la padronanza di sé è indispensabile, in particolare per quanto riguarda l’aspetto dell’innovazione, intesa come la capacità di sentirsi a proprio agio e di avere un atteggiamento aperto di fronte ad idee, approcci e informazioni nuove. Il viaggiatore deve essere anche in grado di accettare le incertezze, soprattutto perché si trova a vivere in situazioni di continuo cambiamento. Il viaggio non solo richiede la presenza di queste abilità, ma acuisce, stimola e rafforza le competenze ed il vocabolario emotivo di ogni viaggiatore.

Buona parte delle emozioni provate in viaggio, vengono suscitate dal territorio (l’ampiezza dello spazio, i suoi elementi, la luce, i colori, i contrasti, l’armonia e la complessità delle forme generano degli stati emotivi diversi), dall’incontro con gli altri, dalle diverse fasi che compongono il viaggio ma, forse, l’emozione più grande è quella legata al superamento delle difficoltà, alla soddisfazione del raggiungimento di una meta.  Accogliere queste emozioni essendone consapevoli è importante, così come recuperare “lo stupore infantile”  che ci consente di scoprire il mondo con occhi nuovi.

Il viaggio dunque prevede per sua natura un importante attivazione e capacità emozionale e si sviluppa principalmente attorno al vissuto emotivo di chi lo compie,  consentendo quindi, attraverso una nuova armonia del corpo priva di blocchi energetici (come visto nell’introduzione), di assaporare ed amplificare una vasta gamma di emozioni


[1] Secondo la Struttura della Competenza emotiva presentata da Goleman la  Motivazione: comporta tendenze emotive che guidano o facilitano il raggiungimento di obiettivi.


• Spinta alla realizzazione: impulso a migliorare o a soddisfare uno standard di eccellenza

• Impegno: adeguamento agli obiettivi prestabiliti

• Iniziativa: prontezza nel cogliere le occasioni

• Ottimismo: costanza nel perseguire gli obiettivi nonostante ostacoli e insuccessi

[2]Secondo il costrutto di Goleman l’ Empatia: comporta la consapevolezza dei sentimenti, delle esigenze e degli interessi altrui.

  • Comprensione degli altri: percezione dei sentimenti e delle prospettive altrui; interesse attivo per le preoccupazioni degli altri
  • Assistenza: anticipazione, riconoscimento e soddisfazione delle esigenze di sviluppo degli altri e capacità di mettere in risalto e potenziare le loro abilità
  • Valorizzazione della diversità: saper coltivare le opportunità offerte da persone di diverso tipo
  • Consapevolezza politica: saper leggere e interpretare le correnti emotive e i rapporti di potere in un gruppo